Terra vergine - Caffè amaro - Biblos Monterosi

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Terra vergine - Caffè amaro

BIBLIOTECA > Gruppo di lettura > 2016
Terra vergine

di Ivan Turgenev


Caffè amaro

di Simonetta Agnello Hornby


Data: 26 settembre 2016

Presenti: Caterina, Serenella, Fabrizio, Cristina, Anna Rita, Luisa, Enzo,
                   Francesca, Marina

Titolo libro: Terra vergine
Autore: Ivan Turgenev

Titolo libro: Caffè amaro
Autore: Simonetta Agnello Hornby

Commenti:

Serenella inizia a parlare del libro di Turgenev che non le è dispiaciuto. E’ molto russo, naturalmente, e quindi complesso per i numerosi personaggi dai nomi (e patronimici) da localizzare e ricordare. Il protagonista è un romantico idealista, istitutore presso famiglie borghesi. L’atmosfera del romanzo è piuttosto triste, anche lugubre, a volte. Lo ha trovato un po’ faticoso.

Ad Anna Rita, al contrario, è parso scorrevole. Le è piaciuto, anche se condivide l’impressione di Serenella che sia a tratti un po’ lugubre. Secondo Anna Rita l’Autore avrebbe dovuto approfondire di più la tematica politico – ideologica. La conclusione l’ha lasciata perplessa perché il protagonista si è scoperto inadeguato. Nell'insieme lo giudica un bel libro.

Enzo dice di condividere le opinioni espresse, ma con qualche correzione: Turgenev, è vero, presenta una materia triste, anzi tragica, in quanto il popolo non risponde alle sollecitazioni di chi lo vuole liberare, aiutare. E’ infatti terra vergine. Però l’Autore aggiunge descrizioni belle, romantiche, molto accurate; a volte anche quadretti comici, simpatici. E’ interessante il suo amore sincero per la ragazza di cui condivide gli ideali, nonostante le aperte sollecitazioni di Valentina. Gli sono piaciuti anche molti personaggi di contorno.

Francesca osserva che per leggere i russi bisogna essere preparati ad affrontare contenuti forti ma spesso pesanti. A lei piacciono e trova bello anche questo romanzo di Turgenev.

A Caterina invece non è piaciuto. La difficoltà di collegare i personaggi, troppi secondo lei, e gli eventi, le è parsa insormontabile. Il protagonista rientra nella tipologia dell’inetto, sognatore, ben descritta da Svevo. Compaiono molte figure antipatiche e il popolo, poi, non esiste.

Enzo ricorda le novelle di Turgenev: “Ricordi di un cacciatore”, in cui compare una popolazione contadina, provinciale, legata alla terra. All'inizio tutti questi personaggi gli erano sembrati banali, ma insistendo si è reso conto che tutti i diversi caratteri costituivano un’unica identità significativa.

Sul libro di Simonetta Agnello Hornby: Caffè amaro, Fabrizio riferisce l’opinione di Maria (che oggi non è presente): appassionante, interessante anche per la parte storica. Notevole il carattere della protagonista: una donna molto forte, una rarità.

Fabrizio espone poi le sue impressioni: ha trovato un po’ noiosa la prima parte, mentre la seconda lo ha appassionato, anzi emozionato. Trova azzeccata l’analisi che Pietro fa della Sicilia. Trova straordinaria la figura di Maria. Gli è piaciuto tantissimo.

Cristina, che ha proposto il libro dice che le è piaciuto perché la protagonista è un personaggio molto forte. Si comporta sempre con una forza d’animo e una dignità enorme, dimostrando una forza di volontà straordinaria, anche nel suo amore per Giosuè. Il libro le è piaciuto anche perché ama moltissimo la Sicilia. Conosce bene Palermo e il libro le ha fatto ripercorrere luoghi e atmosfere a lei particolarmente care.

Anna Rita concorda con Cristina; il personaggio di Maria così forte fa riflettere, è molto bello.

A questo punto Enzo chiede se, secondo le persone che hanno parlato, si tratta di un libro da proporre alle donne.

Tutti rispondono affermativamente.

Enzo accetta quanto è stato detto sul valore dell’opera. Ciò premesso osserva che due cose hanno un po’ disturbato la lettura: la pretesa dell’Autrice di fare un romanzo storico, e la (conseguente) abbondanza di citazione, date e altro: sovrastrutture di cui a suo parere non c’era molto bisogno.

Francesca dice di averlo letto volentieri, ma non le è piaciuta molto la scrittura che definisce scolastica e certe descrizioni pesanti. Molto romantica, ed anche poco credibile, la figura della protagonista, con la sua bellezza straordinaria anche in età matura, le sue capacità imprenditoriali e così via. Gli uomini sono del tutto irrilevanti.

A Caterina il libro è piaciuto molto per gli ambienti, le situazioni, i rapporti di forza tra le persone. Dice di averlo letto in un soffio perché l’ha appassionata. Serenella dice che la prima parte del romanzo le era piaciuta molto, mentre ha trovato più pesante la seconda. La protagonista per lei è un personaggio incredibile così come irreale le è sembrato il personaggio di Giosuè in tutta la vicenda. Cristina riconosce che indubbiamente il carattere di Maria è stato un po’ forzato dall'Autrice, che, in questo modo, ha forse voluto mostrare di essere possibilista, di pensare cioè che la gente possa essere migliore.
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