Pane per i bastardi di Pizzofalcone
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Pane per i bastardi di Pizzofalcone
di Maurizio De Giovanni
Data: 30 gennaio 2017
Presenti: Serenella, Caterina, Fabrizio, Enzo, Maria, Cristina, Anna Rita e Marina
Titolo libro: Pane per i bastardi di Pizzofalcone
Autore: Maurizio De Giovanni
Commenti:
Serenella ha trovato il libro abbastanza carino, le è piaciuto più della fiction. La scrittura è molto rapida. In
sé la storia sarebbe brevissima, ma l’Autore la rende piacevole attraverso l’apertura di piccole parentesi per
raccontare, con delicatezza, le storie dei componenti la squadra. Questi intarsi rendono gradevole la
lettura di uno scritto che non ha pretese impegnate.
Fabrizio dice che questo libro gli è “scivolato” sopra, come anche Anime di vetro che era stato letto tempo
fa. Per quanto gli piacciano le fiction del genere, per la lettura preferisce Camilleri o Faletti.
Cristina l’ha letto volentieri e con piacere. Tende però a dimenticare questo genere di libri. Dalle fiction non
si aspetta troppo.
Per Anna Rita si tratta di un genere che va bene tra un “mattone” e l’altro. E’ ben scritto, ti prende, non
vedi l’ora di arrivare alla fine.
Enzo concorda con quanto detto. Il nome “bastardi”, però, non gli piace. La trama è ben articolata, l’Autore
inserisce le diverse storie di ciascuno, evidenziandone il vissuto che ogni personaggio ha alle spalle. Espediente entrato da tempo nella letteratura poliziesca, che viene qui utilizzato in modo misurato, tale da
consentire al lettore di non confondersi e di mantenere una costante padronanza degli avvenimenti. Lo stile
del De Giovanni è avvincente. La narrazione è arricchita di acute notazioni psicologiche ed offre un quadro
di Napoli inedito per il colorito e gustoso realismo.
Anche per Caterina il romanzo è ben scritto e si legge molto facilmente. Gradevolissima è l’iconografia dei
personaggi in cui affiora una forte carica di umanità. L’Autore sa ironizzare e il libro risulta divertente. In
tutto il romanzo gli opposti si attraggono, e questo spiega la sorpresa finale. Per lei Pane è più conclusivo di
Anime di vetro. Infatti è sottolineata la capacità di riscatto di questi personaggi “infimi”.
Enzo definisce bellissimo l’incipit ed anche il finale.
Caterina è d’accordo.
A conclusione Serenella osserva che attualmente sembra che gli autori considerino indispensabile inserire
sempre un personaggio clou che sia un gay o una lesbica. E’ trendy, ovvio, ma per lei esagerato. Il gruppo
discute un po’ su questa moda.