Il grande sonno
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Il grande sonno
di Raymond Chandler
Data: 12 marzo 2014
Presenti: Enzo, Fabrizio, Annarita, Francesca, Serenella, Marina
Titolo libro: Il grande sonno
Autore: Raymond Chandler
Commenti:
Fabrizio dice subito che il libro gli è molto piaciuto. Lo ha divertito per la sua leggerezza. E’
un “noir” o un “hard boiled”: un giallo con anche soluzioni violente. Ha constatato con
sorpresa che non appena si formava un’idea sullo svolgersi della storia, questa era subito
sventata da un fatto imprevisto. La lettura è stata veloce, anche se ha trovato i dialoghi un po’
troppo lunghi. Gli è piaciuto molto il personaggio di Marlowe. Marlowe è freddo, antepone i
suoi obiettivi ad ogni sentimento . Gli richiama alla mente la faccia di Humphrey Bogart, o
anche di Robert Mitchum. La musica in sottofondo è per lui quella di Buscaglione.
Serenella definisce il romanzo “un giallo con tutti i crismi”. I dialoghi sono incalzanti, brevi
nella loro lunghezza. L’eroe è disincantato e in un certo senso un anti – eroe: ha un debole per
i deboli. Resiste alle donne anche perché non si fida. In realtà è un “piacione”. Tra i
personaggi ci sono sbirri corrotti ma non tanto quanto nei romanzi o nei film più recenti. Le
descrizioni di paesaggi e le ambientazioni in genere sono efficaci. Quasi sempre piove.
Annarita passa la mano perché non ha fatto in tempo a leggere il libro, anche se si propone di
leggerlo.
Francesca ascolta con interesse pur non potendo partecipare attivamente alla discussione per
lo stesso motivo.
Enzo ha trovato il romanzo interessante, per varietà della trama , ritmo di narrazione e forza
di attrazione emotiva. E’ ormai datato, ma sempre valido, degno capostipite dei gialli
impostati sulla figura del “detective privato”, come Sherlock Holmes o Hercule Poirot. A
differenza di questi però, nel romanzo di Chandler il protagonista agisce sempre da solo,
senza alcun compagno o “spalla”. Philip Marlowe si caratterizza per la sua umanità, è duro
ma non spietato, sempre leale. Ama il denaro ma non ne è avido. Per Enzo è una figura
tutt’altro che “diabolica”, piuttosto un combattente a suo modo cavalleresco, che non fa
sconti ai criminali veri ma è disposto a dare una mano a chi mostra qualche possibilità di
riscatto.
Anche i personaggi minori sono ben tratteggiati: il fiero generale Sternwood e le figlie, i
“cattivi”: Geiger, Regan, Eddie Mars. E soprattutto simpatico il maggiordomo Norris,
imperturbabile e riservato, che però interviene al momento giusto.
Per Enzo “Il grande sonno” è dunque un piccolo capolavoro, di una letteratura non per certo
“minore”.