Il filo del rasoio - Biblos Monterosi

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Il filo del rasoio

BIBLIOTECA > Gruppo di lettura > 2011
Il filo del rasoio

di W. Somerset Maugham

Data: 3 gennaio 2011

Presenti: Caterina, Serenella, Fabrizio, Anna Rita, Cristina, Enzo, Guido, Marina

Titolo libro: Il filo del rasoio

Autore: W. Somerset Maugham

Commenti:

Anna Rita confessa che all’inizio il romanzo non le piaceva per l’ambientazione della vicenda, la futilità della società ricca e snob in cui si colloca la storia. Le piaceva però il personaggio di Elliott, molto particolare. Poi, quando si è parlato di Larry, la storia è diventata più interessante. In quell’epoca e in quell’ambiente falso di cui si scopre parte la cinica Isabel, Larry va contro corrente, cerca se stesso e la libertà. Giudica il libro piacevole e interessante.

Cristina non ha fatto in tempo a rileggerlo, ma ricorda che tra i libri di Maugham è uno di quelli che le è piaciuto di più.

Fabrizio ha notato che nella presentazione della nuova edizione (2009) del libro c’è un errore e lo fa notare.

Enzo ricorda di aver letto il libro quando aveva poco più di vent’anni ed era abituato a leggere romanzi avventurosi molto movimentati. Allora questa prosa sofisticata, la descrizione di questa società non lo aveva colpito molto, anche se si rendeva conto che si trattava di un grande scrittore. Leggendolo ora gli è piaciuto moltissimo. Il tema è avvincente, ben condotto; i passaggi dosati senza discontinuità. I personaggi sono tratti dalla realtà con raffinata cura psicologica, a volte forse con un certo eccesso di colore. Lo stile è elegante con alcune preziose citazioni, non pesanti, in francese. Quanto al personaggio di Larry, il suo preferire una vita spirituale alla vita dedita ai beni materiali gli ha fatto bene perché lo ha confermato nella sua convinzione che i veri valori risiedano nello spirito.

Fabrizio nota che il libro si legge molto facilmente anche se alcune parti lo hanno stancato, soprattutto le descrizioni minuziose dei personaggi. Tra questi gli è riuscito molto simpatico Elliott e anche Suzanne Rouvier. Sapeva già che la ricerca di Larry, cui è dedicato il 6° capitolo, precorreva un po’ la ricerca della spiritualità orientale negli anni ’60, ma qui ha anche notato due passaggi interessanti: uno a p. 358, quando descrive il sorgere del sole di un nuovo giorno e poi quando parla della caratteristica umana del pollice opponibile. Nonostante questo il libro non l’ha particolarmente emozionato.

Serenella dice che si aspettava di più. Il libro è strutturato bene. Il capitolo che secondo l’Autore si può tralasciare è il più impegnativo. Ma Larry non l’ha convinta, lo definisce “piacione” e “paciocco”. E’ del tutto incredibile. Gli altri personaggi sono molto reali. Alcune descrizioni sono stupende ma altre troppo poco convincenti come l’ambiente degli artisti dove vive Suzanne. Si discute se un personaggio possa essere simpatico o antipatico.

Per Cristina se un libro è scritto bene, non giudica il personaggio.

Caterina osserva che il romanzo ricorda in alcuni tratti lo Svevo di Senilità. Apprezza del personaggio di Larry la curiosità, anche se non concretizza.
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