La passione di Artemisia
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La passione di Artemisia
di Susan Vreeland
Data: 29 maggio 2013
Presenti: Caterina, Serenella, Fabrizio, Maria, Anna Rita, Guido, Marina, Francesca
Titolo libro: La passione di Artemisia
Autore: Susan Vreeland
Commenti:
Serenella sottolinea lo stile molto moderno del testo e la trama coinvolgente del racconto.
Mette in evidenza le bellissime descrizioni delle città italiane: Roma, Firenze, Napoli e la
scena straordinaria della salita al campanile di Giotto. Nota l’ostinazione della protagonista a
“sfondare” in un’epoca tanto maschilista. Le sono piaciute anche le figure delle suore,
Graziella e Paola. Le descrizioni delle opere d’arte l’hanno commossa, le hanno fatto venire
voglia di vedere e anche di dipingere.
Anna Rita è stata colpita dalla ricerca della pittrice per trovare l’espressione giusta nei
ritratti, cosa che non aveva considerato prima.
Caterina nota che questo aspetto non c’è nel libro di Tracy Chevalier (La ragazza con
l’orecchino di perla), mentre si insiste molto sulla tecnica della pittura.
Fabrizio nota, a proposito di pittura, che il termine “natura morta” non rende giustizia a
questo genere. I quadri di Silvano Moretti, che lui possiede, ad esempio, non gli danno affatto
l’impressione di morte.
Marina ricorda che in inglese la natura morta è chiamata “still live”, che significa “vita
ferma”.
Francesca aggiunge che l’artemisia è una pianta. Spesso a quei tempi venivano dati nomi di
piante alle ragazze.
Fabrizio parla del romanzo come una sorta di rappresentazione teatrale. Nota la grande
tenerezza nel rapporto di Artemisia con Pietro. La scena già ricordata del momento d’amore
sul campanile di Giotto in mezzo al vento e alla tempesta è emozionante. Per lui Artemisia è
una donna molto concreta. Conclude dicendo che questo è un libro che va letto.
Anche Maria è d’accordo con quanto detto finora. Trova bellissime le spiegazioni delle opere
d’arte. Nota particolarmente il commento al bassorilievo della Madonna con il bambino di
Michelangelo. La scrittrice appare molto documentata.
Francesca ha letto il libro parecchio tempo fa, ma ricorda che le è piaciuto molto e le ha
lasciato impressioni importanti. E’ la storia di una donna di di grande passione, di
ostinazione assoluta. Ricorda il rapporto complesso di Artemisia con il padre che alla fine
sfocia in una nuova comprensione.
Caterina fa notare la bellezza della traduzione italiana che rende godibile anche al pubblico
italiano il bel romanzo di Susan Vreeland. Esso tratta, per Caterina, della grandezza e
dell’ingiustizia. Nel “profondo silenzio del padre”, Artemisia, coraggiosa e passionale,
dimostra di avere la capacità di entrare nel mondo dei grandi nomi del ‘600 e farsi accettare
come spirito pensante. L’autrice, con sapienza estrema, raffigura il calvario della
protagonista (che non è stata corrisposta neanche dalla figlia), senza drammatizzare le
situazioni.
Si discute poi sulla fotografia e il suo rapporto con l’arte, tema molto sentito dai presenti, in
particolar modo da Fabrizio.