Aspetta primavera, Bandini
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Aspetta primavera, Bandini
di John Fante
Data: 19 novembre 2012
Presenti: Caterina, Serenella, Fabrizio, Maria, Anna Rita, Marina, Guido, Francesca, Enzo
Titolo libro: Aspetta primavera, Bandini
Autore: John Fante
Commenti:
Fabrizio dice di essere stato condizionato nel giudizio dall’aver letto tempo fa “Furore” di
Steinbeck. Rispetto a “Furore” il libro di Fante gli è sembrato più superficiale, “leggerino”.
La storia è narrata in modo affatto pesante, pur essendo una storia tragica. Vi sono scene con
parole molto forti alternate a momenti delicati di intimità. La primavera, secondo Fabrizio,
indica il superamento delle difficoltà della vita di questa famiglia di immigrati. Lo ha colpito
l’improvvisa trasformazione di Maria da donna dolce e umile a furia vendicativa, che acceca
addirittura Svevo graffiandolo. Fabrizio conclude: Mi è piaciuto, l’ho letto molto facilmente.
Maria dice di essere stata colpita dal dramma del ragazzo con l’urina. La nonna toscana le è
sembrata tremenda. Oggi, secondo lei, non è cambiato nulla nei confronti degli Italiani che
emigrano: anche oggi non sono accettati. Il libro le è piaciuto.
Anna Rita è stata angosciata, all’inizio, dalla descrizione della povertà. La figura della
mamma è descritta molto bene: le donne di una volta erano così (la suocera di campagna).
Carattere forte che usciva fuori di fronte a qualche problema importante. Il padre è certo
terribile, però era tutto concentrato verso la famiglia. Il libro le è piaciuto molto per quelle
sensazioni forti, improvvise. Si chiede se ci siano ancora.
Francesca ha apprezzato la facilità di scrittura dell’Autore e la sua abilità nell’evidenziare i
vari momenti. Per certi versi il libro le è apparso come una bellissima fotografia di un secolo
fa. Statico, secondo lei, senza spunti sociali o psicologici. Analoghi romanzi irlandesi hanno
più fermento.
Fabrizio obbietta che Arturo non si accontenta della situazione, fa qualcosa per smuovere il
padre.
Francesca dice che il libro non le ha lasciato un gran che.
Caterina sostiene che proprio in questa staticità sta a suo parere l’assunto del libro: non
accade niente. Al massimo si spera in un paio di scarpe nuove. Per lei i caratteri “contro” sono
i migliori: la nonna e il ragazzo che vuole a tutti i costi che il padre torni. Si legge bene.
Serenella dice che anche a lei il libro è piaciuto. Svevo guarda la casa come fosse una persona.
Nota la violenza che Arturo aveva dentro di sé, anche nell’altro romanzo in cui è protagonista
e che Serenella ha letto. Trova molto delicata la storia tra Svevo e la signora ricca. Le è
piaciuto il finale con il cane che causa il ritorno a casa di Svevo. In definitiva giudica il libro
piacevole.
Anna Rita aggiunge che le è parso molto spontaneo.
Enzo concorda con queste ultime opinioni. Definisce avvincente questa lettura. Apprezza la
vena narrativa dell’Autore che solleva la vicenda, questa saga familiare, ad un livello artistico
notevole. Gli pare che Fante abbia due esigenze: da un lato il crudo realismo del vissuto cui
non può rinunciare, dall’altro elevare ad opera d’arte questi contenuti. Così l’Autore gonfia,
esalta con la fantasia le vicende squallide dei Bandini che acquistano valore artistico
diventando piccola ma esaltante epopea. E’ una razza tenace che lotta per sopravvivere e non
si arrende mai. Un episodio rimarchevole: quello della morte di Rosa. Da notare infine
l’umorismo con cui Fante rende ancora più incisiva la storia. Il libro gli è piaciuto.