Nati due volte
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Nati due volte
di Giuseppe Pontiggia
Data: 20 gennaio 2010
Presenti: Enzo, Guido, Miriam, Fabrizio, Serenella, Cristina
Titolo libro: Nati due volte
Autore: Giuseppe Pontiggia
Commenti:
Fabrizio dice che lo ha colpito la frase, in 4° di copertina: “questi bambini
nascono due volte”. Si aspettava molto da questo libro per l’argomento, ma
non sapeva se valutarlo dalla validità del contenuto (problema del genitore con
il figlio con handicap) o per come è scritto.
Enzo osserva che “nati due volte” sono sia il padre che il figlio. Il libro gli è
piaciuto. Vi ha trovato notizie interessanti. Ha notato il personaggio del
direttore in cui, diversamente dal solito (con l’eccezione di Peyton Place),
questa figura non è rappresentata come negativa.
Anna Rita nota all’inizio l’ostinazione del padre nel non accettare la disabilità
del figlio, poi il passaggio alla comprensione e all’accettazione. Il libro le è
piaciuto.
Cristina. Pontiggia le è sempre piaciuto molto come scrittore, ma in questo
libro vede soprattutto la guerra contro questa disgrazia che è capitata, non
tanto al figlio, quanto a lui. Il figlio invece è sereno, tranne quando i genitori
litigano a causa sua. Anche dall’episodio della recita si capisce quanto il padre
sia egocentrico. La madre invece accetta il figlio.
Serenella nota che dall’inizio il padre si da’ la colpa di quello che era successo.
Questo libro le ha ricordato un’esperienza personale: un caso analogo successo
a certi amici.
Sia Cristina che Serenella sostengono che è ben difficile per un
padre accettare una situazione del genere mentre sembra meno
difficile per la madre, il cui rapporto con il figlio è naturalmente
diverso.