Il principe della nebbia - La frontiera scomparsa
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Il principe della nebbia
di Carlos Ruiz Zafòn
La frontiera scomparsa
di Luis Sepùlveda
Data: 18 novembre 2009
Presenti: Enzo, Fabrizio, Salvatore, Cristina, Serenella, Guido
Titolo libro: Il principe della nebbia
Autore: Carlos Luis Zafòn
Titolo libro: La frontiera scomparsa
Autore: Luis Sepùlveda
Commenti:
Salvatore: Nel libro di Sepùlveda: La frontiera scomparsa, c’è di tutto. E’ un racconto
di viaggio, non fisico, ma spirituale. Lo sfondo politico è importante, ma l’Autore non
appare schierato apertamente. E’ anche spiritoso, cioè è ironico anche riguardo alle
proprie idee.
Fabrizio ha trovato nel libro lo storia dell’autore. Sottolinea il “morire di tristezza”
dell’israeliano che scopre anche degli ebrei tra i suoi persecutori. E’ la relazione tra
malattia, morte e depressione.
Cristina condivide le idee di Sepùlveda, ma nota la grande serenità con cui l’autore
descrive anche situazioni estremamente tristi. Riuscire ad essere così sereni non è da
tutti.
Enzo nota che è nell’anima ispanica questo atteggiamento giocoso, vedi la letteratura
picaresca e il Don Chisciotte. Il libro è molto bello. I contenuti forti e convincenti. I
sette capitoli sono sette racconti. Ognuno è un quadretto preciso, brillante nello stile.
Serenella condivide gli interventi precedenti. Il libro si legge bene. Anche lei nota la
serenità dell’autore. Quanto al libro di Zafon rientra in una realtà molto diversa: è una
favola con una morale sua. La scrittura è facile. L’atmosfera particolare.
Cristina. Per lei il libro è carino, anche se non paragonabile con gli altri romanzi di
Zafòn. Apprezza il modo di scrivere.
Salvatore. Lo scrittore è un gran pittore di scene descrittive. Le sue descrizioni hanno
tratti cinematografici, nell’intersecarsi di vari piani di avvenimenti.
Enzo. Il romanzo potrebbe sembrare la sceneggiatura di un film di genere thriller o
horror. L’interesse del lettore non viene mantenuto per tutto il tempo, per cui rimane
un esercizio poco interessante.