Manoscritto trovato a Saragozza
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Manoscritto trovato a Saragozza
di Jan Potocki
Data: 10 aprile 2014
Presenti: Caterina, Serenella, Fabrizio, Cristina, Alita, Enzo, Marina, Guido
Titolo libro: Manoscritto trovato a Saragozza
Autore: Jan Potocki
Commenti:
Serenella inizia dicendo che il libro non le è dispiaciuto almeno fino alla metà della lettura,
poi, arrivata alla terz’ultima storia, non ce l’ha fatta più: spiriti, streghe, diavoli, esorcisti…
Ne ha avuto abbastanza, anche perché non riusciva a seguire il filo della storia.
Anche Fabrizio dichiara di non avercela fatta, di non essere riuscito a reggere.
Cristina dice che all'inizio le piaceva, perché le storie di spiriti ecc. la incuriosiscono, però
pensava che andando avanti il libro cambiasse, che le situazioni descritte evolvessero in
qualche modo, ma non ha trovato un senso. Aveva l’impressione che i racconti si colleghino,
ma non è così. Sembra una raccolta senza un filo conduttore.
Alita dichiara di non averci capito niente.
Per Cristina l’idea di far nascere una storia dall'altra non è male, ma sembra più il bozzetto di
un romanzo che un vero romanzo.
Enzo dice di essere d’accordo con lei. Lo aveva attirato il titolo del libro: gli aveva richiamato
alla mente il romanzo di Poe che gli aveva dato forti emozioni, ma è rimasto deluso. Gli
spiritelli ecc. lo affascinavano da ragazzo, ma ora non più. Dal lato letterario gli sembra che il
testo presenti diverse cadute di stile. Non capisce la prefazione in cui si parla di capolavoro.
Caterina dice di non aver avuto probabilmente il tempo di apprezzarlo. All'inizio, come altri,
ha provato curiosità, poi le si è rivelato come ripetitivo e ossessivo, dominato dal gusto del
macabro. Ha pensato che forse c’era qualcosa che le sfuggiva: la prefazione parla di fantasia,
ma Caterina sostiene di non averne trovata: il rapporto con il Decamerone le sembra
improponibile. C’è un filo, sottilissimo, che cerca di collegare le avventure del protagonista,
uno pseudo-eroe, che deve vincere la paura. In definitiva, nonostante abbia notato qualche
personaggio che, all'inizio soprattutto, l’ha colpita, e nonostante i riferimenti interessanti a
usi e costumi particolari, dice con franchezza che non le è piaciuto per niente.
Tutti restano un po’ sorpresi quando Guido riporta alcune recensioni che giudicano il testo
un vero capolavoro che ha bisogno i lettori attenti per essere apprezzato.
Marina precisa che il testo che abbiamo letto risulta sospeso perché mancano alcune parti, in
seguito ritrovate e aggiunte alle edizioni più recenti, in cui il racconto finalmente si
ricompone e queste “scatole cinesi” ritrovano un ordine.