Nostalgia - Biblos Monterosi

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Nostalgia

BIBLIOTECA > Gruppo di lettura > 2017
Nostalgia

di Eshkol Nevo

Data: 18 dicembre 2017

Presenti: Serenella, Fabrizio, Caterina, Anna Rita, Guido, Marina, Cristina, Enzo, Guido

Titolo libro: Nostalgia

Autore: Eshkol Nevo

Commenti:

Serenella esordisce dicendo che, forse per aver indovinato un momento favorevole per la lettura, ha trovato il libro interessante. Le è piaciuto. Tutte le persone descritte sono in fondo normali: ognuna con il suo carattere. La complessa situazione politica resta in sottofondo. Le è piaciuto moltissimo il bambino Yotam, che soffre per la morte del fratello, ma molto di più perché è rimasto separato dai genitori. La nostalgia è sempre presente ma non c’è strazio. Un po’ umoristico l’episodio dell’arabo che cerca il tesoro nella casa dove prima abitava.

Fabrizio, che per problemi di salute non ha fatto in tempo a leggere il libro oltre le prime dieci, quindici pagine, dice che intende comunque continuare la lettura. Gli piace il modo di scrivere dell’Autore.

Maria condivide l’opinione di Fabrizio sulla scrittura di Nevo, che trova scorrevole. Anche lei non ha potuto terminare il libro anche se è arrivata fin quasi alla fine. Si propone di concludere la lettura.

Cristina dichiara che lo leggerà.

Anna Rita l’ha trovato difficile e, in molti momenti, noioso. Ha impiegato molto tempo nella lettura, ma non ha mai pensato di abbandonare. Gli scrittori israeliani, a suo parere, non scrivono ma parlano. Non raccontano: è come se vivessero la vicenda sul momento. A tre quarti circa del libro c’è stata una svolta, quando il ragazzino è scappato. Episodio descritto molto bene, dopo il quale il romanzo è diventato per lei scorrevole, anche commovente. Conclude che bisogna entrare in questo modo particolare di scrivere di Eshkol Nevo.

Serenella aggiunge che un altro episodio, quello dello stadio, le è sembrato descritto benissimo.

Enzo si rammarica di non aver potuto leggere il libro, la cui mole l’aveva spaventato in quanto per problemi alla vista attualmente legge con fatica. Aveva discusso comunque con Caterina sul libro di Riccardi (v. incontro precedente) che aveva letto senza poter poi partecipare alla riunione. La sua opinione a riguardo è decisamente positiva: l’Autore scrive molto bene, il testo è di agevole lettura, anche se i personaggi sono un po’ troppo numerosi.

Tornando al libro di Nevo, Caterina dice di averlo trovato pesante, faticoso, spesso ripetitivo, con un fastidioso via vai di personaggi. Il protagonista le ha ricordato un po’ l’inetto di Svevo, un sognatore che non realizza alcunché. L’amicizia con il bambino va bene, ma molte volte se ne allontana. Definisce il libro non gradevole da leggere. Non è straziante, ma solo noioso, frammentario. Restando tra gli scrittori israeliani, considera Grossman molto migliore.
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