Fama tardiva - Biblos Monterosi

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Fama tardiva

BIBLIOTECA > Gruppo di lettura > 2016
Fama tardiva

di Arthur Schnitzler

Data: 20 giugno 2016

Presenti: Guido, Caterina, Fabrizio, Enzo, Serenella, Maria, Cristina, Francesca, Marina

Titolo libro: Fama tardiva

Autore: Arthur Schnitzler

Commenti:

Caterina esordisce dicendo che in base alle recensioni si aspettava molto da questo libro. L’ha trovato invece monotono, fisso e statico nei personaggi. Forse questo è dovuto al fatto che l’Autore vuole rappresentare la figura del sognatore, come Svevo e in Pirandello, che però ci riescono meglio. Il protagonista di Schnitzler, secondo lei, ha l’atteggiamento puerile di chi non accetta la realtà.

Francesca dice di aver letto questo personaggio come molto ironico. La sua storia è un tragitto psicologicamente interessante: uno che pensa di aver fatto qualcosa di grande, ma poi si confronta con la realtà.

Serenella ha sentito la prosa del romanzo come un po’ datata; è uno spaccato, del resto interessante, della società intellettuale viennese dell’epoca. Le ha fatto impressione la presa di coscienza del protagonista che solo tardi si accorge di essere cambiato. Bisognerebbe accettarsi.

Per Caterina l’Autore ha voluto calarsi in un personaggio non suo.

Fabrizio dice che il libro l’ha intristito e annoiato. All’inizio il protagonista si accorge di essersi dimenticato di se stesso. Il suo giudizio concorda con quello di Caterina.

Per Maria questo breve romanzo è un incontro con un’ironia molto umana. Il gruppo dei giovani, e soprattutto l’attrice, risulta un po’ sgradevole.

Secondo Cristina più che un romanzo il libro è una lunga novella ben scritta ma ripetitiva. Il protagonista è patetico e i giovani sono ancora più patetici. Sembra non ci sia alcuna salvezza, né per lui né per gli altri. Comunica tristezza e alla fine la storia appare improbabile.

Enzo dichiara subito che il romanzo gli è piaciuto. Molto ben descritta la vicenda del vecchio poeta che viene attratto da una non richiesta prospettiva di fama e comincia ad intuire i pericoli che si nascondono dietro le esagerate dimostrazioni di ammirazione di quanti lo circondano. La sua intelligenza e la sua fondamentale onestà finiscono col fargli detestare la triste commedia in cui si trova coinvolto. Ricorda la passeggiata serale del protagonista lungo il Danubio: una descrizione realistica e insieme deliziosa, un saggio di poesia in prosa.
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